Dopo il derby di ieri, i conti tornano.
Cinque sconfitte di fila.
Cinque gol subiti.
Ecco cosa succede quando un’armata di campioni si abbatte su di una ciurmaglia di adolescenti.
Vediamo un po’ di voti…
MILAN
MAIGNAN 5
Mah…
HERNANDEZ 4,5
Ogni tanto, una sgroppata senza logica.
Si dia all’ippica.
KJAER 5
Capitano di sventura.
TIAHW 2
Due svarioni stratosferici su Thuram.
CALABRIA 4,5
Ricopre due ruoli.
Così riesce a fare male tanto in difesa quanto a centrocampo.
REIJNDERS 5
Sciolto come neve al sole.
Giovane promessa.
KRUNIC 4,5
Lo schermo davanti alla difesa è un colabrodo.
LOFTUS-CHEEK 5,5
Si impegna, con scarso esito.
LEAO 6
La solitudine del numero 10.
GIROUD 5,5
Meno inutile rispetto agli ultimi derby.
PULISIC 4
Sommerso dagli enormi difensori avversari.
PIOLI 5
Può poco, visto ciò di cui dispone.
Doveva comunque farsi maggiormente valere in fase di campagna acquisti.
Il Milan deve vincere.
Non allevare talenti da rivendere in futuro.
INTER
SOMMER 6
Si annoia sotto l’acqua, probabile raffreddore.
DARMIAN 5,5
Incerto.
ACERBI 6,5
Certo.
BASTONI 6
Bastone della difesa di Inzaghi.
DUMFRIES 7
Che siluro sulla fascia…
BARELLA 6 – FRATTESI 7
Pilota automatico per l’ex Cagliari. Grande impatto per Frattesi.
CALHANOGLU 6,5
Contro il Milan è il sultano della metà campo.
MKHITARIAN 8
Un grande campione.
Di quelli che mancano al Milan.
DIMARCO 7
Corre, corre e corre ancora…
LAUTARO 7,5
La coltellata propiziatoria al secondo gol è fatale per il diavolo.
Partecipa a tutte le azioni offensive.
La beatitudine del numero 10.
THURAM 9
Lukaku “scansate”.
190 centimetri di forza brutalmente incontenibile.
Dalla prospettiva di chi non muove un dito, risulta urticante…
INZAGHI 8
Guida la Red Bull di Max Verstappen.
Il suo contributo comunque si vede.
Calhanoglu davanti alla difesa è una felice invenzione.
Darmian e Acerbi sono stati resuscitati.
Bastoni, Dimarco e Barella sono sempre più completi.
Per non dire di Lautaro.
Frattesi e Thuram sono stati perfettamente inseriti.
L’alchimia che ha portato alla finale di Champions sembra intatta.
Ora Inzaghi ha anche la stessa responsabilità di Verstappen.
Vincere.
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