L’indefinibile partita del Milan di ieri sera contro il Liverpool assomiglia ad un racconto dell’orrore del grande maestro del genere Howard P. Lovecraft. Il quale diede vita ad una corte di bestiali divinità che, nello stilare questa pagella, mi vedo costretto a rievocare. A costo di incappare nella più disperante follia, una volta disvelato l’immondo caos regolatore di una squadra terrificante.
MAIGNAN 5,5
Buona qualche parata, ma è l’organizzatore della nefasta decostruzione dal basso. Un insulto alle cardiopatiche arterie del mio vecchio cuore rossonero.
CALABRIA 4,5
La sua partita è un “pazzesco, sottile e monotono lamento”.
TOMORI 5,5
Perlomeno non del tutto inqualificabile. “Il sopravvissuto”.
PAVLOVIC 4,5
Insegna al tifoso un universo di “nuove bestemmie, nuovi modi di uccidere”.
HERNANDEZ 5
Per troppo tempo è “nebbia senza nome”.
FOFANA 5,5
Dovrebbe essere Giove in mezzo al campo, invece è Azathoth, “il dio cieco e idiota che bestemmia e gorgoglia al centro dell’infinito”.
LOFTUS-CHEEK 4,5
“L’abitatore del buio” che permea la mediana rossonera.
PULISIC 6
“Colui che sussurrava nelle tenebre”.
REIJNDERS 5
“La creatura illuminata dalla luna” si trasforma stavolta nel “Caos strisciante”.
LEAO 5
I suoi sprechi reiterati mi conducono alle “Montagne della follia”.
MORATA 6
Confinato nella disperazione dalla mancanza di palloni giocabili.
FONSECA 4
“Lingue ardenti di fiamme invisibili imprimono il marchio dell’inferno sulla mia anima esausta”.
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