L’ultima volta, la partita, non l’ho vista.
Stavolta invece non l’ho vista.
Una volta l’anno il Milan gioca e vince divertendo.
Quella volta, scende la più fitta delle nebbie.
E mi ritrovo di nuovo con il libro di teologia…
E la partita si fa parola…
E l’uomo si protende…
Diviene uditore della parola.
Si ritrova colui che attende.
E sarà gol? E sarà vero?
Sarà gioia? Sarà dolore?
È mistero.
È stupore.
E l’uomo abita sulla riva del mare infinito del mistero. (Questa non è farina del mio sacco…).
MAIGNAN 5
Forse anche lui si fa uditore della parola perché è abbastanza svagato nelle uscite.
E.ROYAL 6,5
La rivelazione giunge così, non te l’aspetti e ti travolge, trascende la quotidiana mediocrità.
GABBIA 6,5
Insospettabile titolarissimo.
THIAW 6,5
Si appoggia al compagno e ne ricava fiducia in se stesso.
THEO 5,5
Ancora in fase di guarigione (da cosa non è dato sapere).
FOFANA 7,5
In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr!
REIJNDERS 9
Avvolto nel vapore, gli avversari lo vedono quando ha già colpito.
L’olandese volante.
MUSAH 6,5
Fonseca lo getta come ancora di stabilità.
PULISIC 6
Meno lucido del solito, ma sempre più fondamentale.
LEAO 6
Innesca un paio di micce. alla prima esplosione abbassa i giri del motore.
MORATA 7
Quando si mette in proprio trova una grande girata che stappa la partita.
Beata solitudo, sola beatitudo.
FONSECA 7,5
L’Empoli era un avversario temibile, ben organizzato.
Il portoghese lo domina, rinunciando ai quattro attaccanti.
Finalmente!
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