Campionato del mondo 2025

10 ZHAO

Impossibile non assegnare il massimo dei voti all’apparente ragazzino fattosi uomo vero passando dalla pena degradante al riscatto di un mondiale giocato con la dinamite nel braccio ed un computer freddissimo nella testa. L’investitura di Ronnie e l’aria da giocoso serial killer paiono garanzia di un futuro dominante.

9 WILLIAMS ; WAKELIN

L’istrionico gallese, con le sue partenze lente, sembra sempre prossimo alla pensione ed invece si ritrova in una finale che, da vittima sacrificale, lo vede uscire a testa alta. Wakelin si dimostra invece solido e capace di allunghi poderosi che gli hanno permesso di soccombere, ma solo al campione e dopo aver steso Robertson ed Allen.

8 HIGGINS ; BRECEL ; PEIFAN

La semi divinità delle Highlands ha conquistato i quarti di finale in 8 delle ultime 10 edizioni, mostrando uno snooker classico, ma aperto al nuovo. Brecel è tornato sé stesso, al netto del crollo finale contro Trump, mentre il cinesino classe ’03 è di fatto l’unico a mettere sotto stress Zhao, dopo il “giant killing” di Wilson: scusate se è poco.

7 TRUMP ; RONNIE ; GUODONG

Eccoci ai discreti aspiranti l’ottimo. Una semifinale è un buon risultato, ma, se ti chiami Trump e hai vinto 3 tornei in stagione sfondando il pallottoliere dei centoni, non puoi dirti soddisfatto. Nemmeno se ti chiamano The Rocket e poi uno sbarbatello ti distrugge 17-7. Però, se sei semplicemente Guodong, uscito agli ottavi facendo penare Higgins, non dovresti stare così male…

6 MURPHY ; JAHUI

Murphy esce battuto da Trump, dopo un bel primo match: ci sta. Jahui ha disputato nel complesso un torneo senza infamia e senza lode su cui non è il caso di ragionare più del necessario.

5 DING ; JONES

Il capitano della spedizione cinese in quel di Sheffield viene sommerso dalla tempesta belga e Jak Jones, il primo ad assaggiare Zhao, ne ha immediatamente intuito la consistenza per mezzo di dichiarazioni solo a prima vista autoassolutorie più che lungimiranti.

4 ALLEN ; CARTER

Qui siamo alle solite delusioni. L’arcirivale ha avuto stavolta incredibilmente poco da opporre ad un Ronnie non certo irresistibile. Ed Allen pare proprio aver deciso di diventare uno dei più forti a non aver mai ottenuto l’agognato riconoscimento del Crucible Theatre.

3 GILBERT ; ROBERTSON

David Gilbert si è presentato con il serbatoio della motivazione a secco. Il tormentato campionissimo australiano è sempre un leone in gabbia che non esprime il suo potenziale.

2 SELBY

Dopo un’ottima stagione è francamente difficile trovare le parole per spiegare un 4 volte iridato sconfitto da Ben Woollaston.

1 ZHOU ; HAWKINS

L’ennesima macchina da imbucata cinese non ha mai trovato il feeling giusto con il Crucible, mentre il vecchio Falco l’ha del tutto smarrito.

0 WILSON

E va bene la maledizione del vincitore della precedente edizione, però riuscire a farsi eliminare dopo aver preso un vantaggio di 6-2 su Peifan è clamorosamente inaccettabile.